Speranza, il dono e l’appello più grande
Bielinski / 13 Febbraio 2024

Speranza, il dono e l’appello più grande Il nostro mondo insanguinato dalle guerre, confrontato con gravi problemi da affrontare – come il cambiamento climatico o l’escalation nucleare –, riempito di paure dopo la pandemia del Covid-19 ha tanto bisogno di una rigenerazione della speranza, che permetterebbe di guardare serenamente al futuro. Gli uomini vanno infatti là dove si respira aria di speranza e fuggono da dove non ne avvertono la presenza. La speranza «dà il coraggio ai giovani di formarsi una famiglia o di seguire una vocazione religiosa e sacerdotale, li tiene lontani dalla droga e da altri simili cedimenti alla disperazione. […] La speranza non è più da difendere e giustificare “filosoficamente e teologicamente”, ma da annunciare, da mostrare e donare “a un mondo che ne ha perso il senso”»[1]. 1. Speranza – il dono più grande Il primo capitolo della Lettera ai Colossesi è il ringraziamento e la preghiera che l’Apostolo rivolge a Dio. Questo ringraziamento a Dio Padre e la preghiera dell’Apostolo hanno come oggetto due realtà: (1.) da una parte «la fede in Gesù Cristo» dei fratelli, abitanti della città di Colossi e (2.) dall’altra il loro «amore verso i tutti i santi» (v. 4). Conviene…

«Prego perché vivo e cerco di pregare sempre meglio per vivere in pienezza» (Bernhard Häring)
Bielinski / 10 Marzo 2023

«Il nostro mondo è spesso chiuso all’orizzonte divino e alla speranza che porta l’incontro con Dio». Con queste parole Benedetto XVI descriveva la realtà in cui viviamo. Contestualmente il compianto papa Ratzinger aveva fatto notare che per questo motivo «oggi i cristiani sono chiamati a essere testimoni di preghiera». Continuando, egli ha condiviso con la Chiesa contemporanea la convinzione che «nell’amicizia profonda con Gesù e vivendo in Lui e con Lui la relazione filiale con il Padre, attraverso la nostra preghiera fedele e costante, possiamo aprire finestre verso il Cielo di Dio. Anzi, nel percorrere la via della preghiera […] possiamo aiutare altri a percorrerla»[1]. La quaresima, che stiamo vivendo, era considerata dalla Chiesa primitiva il tempo privilegiato per la preparazione dei catecumeni ai sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia che venivano celebrati durante la Veglia pasquale. Il periodo quaresimale veniva considerato come il tempo del divenire cristiani che non si attuava in un solo momento, ma esigeva un lungo percorso di conversione e di rigenerazione. Durante la quaresima, la Chiesa – facendo eco al Vangelo – propone alcuni impegni specifici che accompagnano i fedeli in questo itinerario di rinnovamento interiore: l’elemosina, la preghiera e il digiuno. La quaresima, come ci…

Una questione di plausibilità
Bielinski / 8 Aprile 2022

È parte del titolo del libro The Plausibility Problem (Inter-Varsity, Nottingham 2015), di Ed Shaw, pubblicato in Italia nel 2019 (Edizioni GBU, Chieti) con il titolo L’etica sessuale nella Bibbia. Una questione di plausibilità. Ho scoperto il libro nel contesto del mio lavoro sulla questione dell’etica sessuale negli scritti di san Paolo. L’autore, Ed Shaw, cristiano, pastore della chiesa evangelica anglicana di Bristol (Inghilterra), parte dalla realtà, raccontando la storia del diciassettenne Peter, un «cristiano pieno di zelo e membro entusiasta del gruppo dei giovani della sua chiesa locale» e di Jane, una donna divorziata di quarant’anni, una neoconvertita anch’ella entusiasta che «divenuta cristiana si è tuffata nella vita di chiesa». Sono due persone reali che scoprono in sé un’attrazione verso lo stesso sesso. Shaw ammette: «Questo libro è stato pensato per essere d’aiuto» (p. 21). Infatti, «questo libro parla di come rendere plausibile […] l’insegnamento della Bibbia che il sesso è solo per il matrimonio tra uomo e donna» (p. 131). Per raggiungere l’obiettivo, l’Autore – muovendosi nell’orizzonte della questione concreta dell’attrazione verso lo stesso sesso – evidenzia innanzitutto un numero non indifferente di affermazioni false (p. 9) presenti nel pensiero contemporaneo sulla sessualità che influenzano il modo di…

Trascendere l’offesa nel dono
Bielinski / 2 Aprile 2021

Con i confratelli redentoristi si parla spesso a tavola, anche di quanto ho esposto nel precedente post. Specie di domenica, quando abbiamo più tempo per questo. A causa del coronavirus, si può stare solo in due per tavolo, per rispettare doverosamente le distanze cautelari. Questo fa sì che si possa entrare in un dialogo più interpersonale. Nella fiducia reciproca, anche a tavola si possono condividere più profondamente le cose che si vivono nella concretezza, intercettando le lezioni da imparare e le consolazioni da cogliere. Questo mi aiuta a lasciare il pensiero spesso troppo umano e a sintonizzarmi con il pensiero e lo stile di vita dello stesso Gesù che insieme cerchiamo di seguire nella vita religiosa. A volte emergono tratti sorprendenti, forse leggermente “oscurati” anch’essi, ma – quando esposti alla luce della carità reciproca – si trasformano. In uno dei colloqui è emersa una mia persistente mancanza di riconciliazione con l’esperienza che avevo fatto il Polonia, immerso appieno nella prima ondata della crisi sanitaria ancora in atto. Mi sto riferendo all’esperienza davvero forte, vissuta con la comunità dei redentoristi di Tuchów (seminario) dove mi trovavo in quei mesi. Il Covid-19 ha scombussolato tutto: noi che eravamo in buona salute abbiamo…

Un cuore sensibile che ha tempo per l’altro
Bielinski / 12 Marzo 2021

1. Le dense ombre del nostro mondo gravemente malato Nella sua ultima enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale intitolata Fratelli tutti, il santo padre Francesco scrive che la realtà in cui viviamo, il nostro mondo attuale è coperto dalle dense ombre, che non vanno ignorate[1]. In questo testo ho trovato anche una risposta alla domanda che mi assilla: c’è ancora speranza per il «nostro mondo gravemente malato»[2]? Nell’enciclica Fratelli tutti, il Papa esplicita – chiamandole per nome – alcune di queste «ombre del nostro mondo moderno»[3]. È un elenco che conosciamo, ma messo insieme offre un’evidenza impressionante su come il mondo sia davvero malato. Le ombre nascono da: gli anacronistici conflitti internazionali che sono stati ritenuti superati, ma purtroppo risorgono di nuovo; il crescente disprezzo per la storia, per tutto ciò che è passato e il rifiuto della ricchezza spirituale e umana costruita dalle generazioni precedenti; un vile gioco di squalifica, manipolazione, soluzioni di marketing in politica che in fondo dovrebbe servire allo sviluppo di tutti e al bene comune; il traffico di esseri umani, di commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato; guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali o religiosi; «aggressività senza…