Signs and symbols of nature in the Sacrament of Reconciliation
Carbajo / 10 Febbraio 2023

The sacraments are perceptible signs (words and actions) “of the hidden reality of salvation” (CCC 774) that use elements of material nature to make visible the invisible, realizing “effectively the grace they signify” (CCC 1084). In them, “nature is taken up by God to become a means of mediating supernatural life” (LS 235). They also show the eschatological dimension of creation, because “all the good which exists here will be taken up into the heavenly feast”[1]. Symbolic actions, such as the imposition of ashes at the beginning of the Lenten season, fully show the bond that exists between our sins and the cry of the earth. One of the expressions indicated for this Rite says: “Remember that you are dust and dust you will return” (Gn 3:19). In addition to reminding us that we too are dust of the earth, an integral part of nature, that ash can express also the cry of the earth, burned and reduced to dust by consumerism and human selfishness. The celebration of reconciliation will be even more significant if signs and symbols of this type are properly used. In fact, some Protestant churches have already begun to use them in this sense[2]. The sacrament…

Comprendere con empatia chi ci ha offeso alla luce delle neuroscienze (2/2)
Boies / 16 Dicembre 2022

Quest’icona del giubileo della misericordia (2015-16) ci aiuta a sentire meglio l’empatia di Gesù verso di noi, attraverso il suo sguardo che si confonde con quello dell’uomo ferito. In tal senso, il modello psico-spirituale di Monbourquette, presentato nel nostro ultimo post del 11 novembre 2022, evidenzia come l’empatia può facilitare il perdono, permettendo alla persona ferita di cogliere la prospettiva e le emozioni dell’offensore[1], per poi, con la grazia di Dio, adottare atteggiamenti di compassione e di misericordia sull’esempio di Gesù. Pertanto, comprendere empaticamente chi ci ha offeso può anche aiutarci a vivere questo passaggio esigente del vangelo di Luca dove Gesù dice: «Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. […] E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. […] Perdonate e sarete perdonati» (Lc 6,27-28.37). L’invito di Gesù ad adottare un atteggiamento caritatevole, spirituale, empatico e misericordioso nei confronti dei nemici, può anche, a livello neurologico, aiutarci a superare l’offesa, le emozioni negative e, pertanto, contribuire alla guarigione delle nostre ferite. Studi scientifici, come quello nell’università di Pisa[2], rivelano, secondo il neuroscienziato Pietro Pietrini, che…

Comprendere con empatia chi ci ha offeso da una prospettiva etica e psico-spirituale (1/2)
Boies / 11 Novembre 2022

Osservare questa icona del giubileo della misericordia (2015-16), nella quale lo sguardo di Gesù si confonde con quello della persona ferita, ci aiuta a capire come la comprensione empatica della sofferenza dell’altro favorisce l’adozione di atteggiamenti compassionevoli e misericordiosi: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati» (Lc 6,37). Per poter integrare questo insegnamento etico di Gesù nel quotidiano dei nostri giudizi morali, può essere utile accogliere l’approccio terapeutico psico-spirituale del perdono proposto dal sacerdote e psicologo canadese Jean Monbourquette. A partire dalle tredici tappe del suo modello[1], la settima si rivela pertinente per aiutarci a vivere un perdono empatico verso chi ci ha offeso[2]. Infatti, questa tappa consiste nell’adottare uno sguardo empatico verso il proprio offensore, per riuscire a capire meglio il “perché” del gesto offensivo. Quindi, per essere empatico con l’offensore, la persona ferita ha bisogno: a livello cognitivo, di assumere la prospettiva dell’offensore, cioè “mettersi nei suoi panni”; ed a livello affettivo, di sentire le emozioni dell’offensore. Pertanto, suggerisce quattro atteggiamenti etici che possono illuminare il nostro giudizio morale. 1) Comprendere con empatia l’offensore implica cessare di biasimarlo, per poter identificare l’aspetto della mia dinamica psicologica e personale che…

El valor y el sentido del perdón según Fratelli tutti
Fidalgo / 17 Dicembre 2020

  El papa Francisco parte de la dura constatación que nos pesa un mundo cuyas mayores sombras son la cerrazón, la fragmentación, el individualismo y las heridas deshumanizantes que nuestros estilos y sistemas de vida producen. Desde este contexto se anima a reproponer el sueño y el camino humano y cristiano fundamental: el de una «fraternidad/sororidad abierta y universal», que sea capaz de animar y sostener una «amistad social», por medio de la cual se puedan a su vez animar y sostener procesos de transformación paradigmática, con el solo fin de lograr una vida más digna y libre, en paz, en armonía entre los seres humanos, los pueblos y el ecosistema. Con estas perspectivas propone la recuperación y el lanzamiento de una praxis de «la mejor política», animada por «el amor político» y el ejercicio de un poder local e internacional que mire más por las personas que por los meros beneficios y oportunismos. Propone la generación de una nueva «cultura del encuentro», donde «el diálogo y la amistad social» vengan a ser la motivación y el soporte fundamental para poder lograr «verdaderos consensos» en la búsqueda de la verdad y de las mejores estrategias en orden a ir más…