Il paradosso della sofferenza
Witaszek / 30 Aprile 2021

Questa situazione di pandemia è diventata ormai una realtà concreta per tutti noi, che ci ritroviamo fragili e talvolta disorientati. In questi giorni, l’uomo ha più che mai bisogno dei valori fondanti della nostra religione: fedeltà a Dio, amore per i fratelli, altruismo, impegno per il bene comune, solidarietà con i più bisognosi, misericordia per tutti. Il virus ci ha colti alla sprovvista, ci ha confinati all’interno delle nostre case, ma ci ha fatto anche comprendere, anzi direi toccare con mano, che siamo tutti parte dell’unica famiglia umana. Questo messaggio conserva in pieno la sua validità non soltanto per i credenti, bensì per tutti gli uomini di buona volontà. Oggi siamo tutti chiamati a remare insieme, a confortarci e a sostenerci vicendevolmente. Anche il mondo sapienziale biblico, rappresentato dal libro di Giobbe, si interrogava sul significato della sofferenza dell’uomo chiamato Giobbe. Tutti noi ci sentiamo un po’ come Giobbe, soprattutto in questo tempo di pandemia. Il libro di Giobbe è una riflessione sul mistero della sofferenza che colpisce l’innocente. Ivi la risposta degli amici di Giobbe, che vorrebbero consolarlo spingendolo a riconoscere una colpa in realtà inesistente, non regge. Giobbe non ottiene spiegazione alcuna sul mistero del dolore, sul perché…

COVID-19 e o fenômeno da vigilância e contravigilância
Gomes / 23 Ottobre 2020

    Com exceção dos serviços de inteligência e militares, uma das áreas que mais se aplica a vigilância é a da saúde. Se tomamos, por exemplo, a ciência médica, desde a anatomia, anamnese, análise de fluídos, estatísticas, manuais de classificações, tecnologia de imagens, diagnósticos e prevenção se verifica a aplicabilidade não somente de procedimentos, métodos, técnicas, mas também tecnologias sofisticadas de imagem, robótica e outras para compreender determinado fenômeno e agentes patógenos. É comum usar os termos vigilância sanitária, epidemiológica, ambiental, etc. Nesse sentido, todo esse conjunto de saber e de tecnologias é extremamente importante e benéfico para os governos para a elaboração de políticas sanitárias, prevenção, combate, controle e erradicação de doenças e é garantido por meio de investimento em educação, pesquisa científica e tecnológica, saneamento e inclusão social. Visa-se, portanto, o bem-estar da população. A pandemia de COVID-19 é uma dessas realidades em que o conceito de vigilância tem sido aplicado concretamente. Em curto espaço de tempo produziram-se vultosas quantidades de pesquisas, estudos para vacinas, testes para detecção, formulários para identificação de pacientes e aplicativos a partir de geolocalizaão para indicar áreas de maior incidência do vírus para prevenção (Immuni, COVIDSafe, OpenTrace, etc)[1]. French e Monahan afirmam…

Una strana estate
Amarante / 17 Luglio 2020

In tanti abbiamo fatto negli ultimi mesi l’esperienza della fragilità e della provvisorietà. All’improvviso ci siamo scoperti vulnerabili. Un nemico invisibile ha modificato il nostro stile di vita. Abitudini consolidate, incontri quotidiani, costumi radicati, in poche ore sono saltati. La fragilità vissuta è diventata poi provvisorietà, togliendoci la capacità di progettare a medio e lungo termine e impedendoci di scorgere l’orizzonte. Il covid-19 sta minando anche l’estate considerata sacra da tanti. Infatti l’arrivo dell’estate, almeno nell’emisfero nord, coincide con la pausa vacanza per le scuole, per molti uffici e per l’industria in generale. Corrisponde, in poche parole, a ritmi di vita più rallentati. Forse nelle prossime settimane qualcuno avrà l’occasione di riposare un po’. Ma quale estate ci aspetta? Sarà un’estate in cui le abitudini usuali dovranno essere cambiate se vogliamo salvaguardare la nostra salute e la nostra vita. Un’estate in cui dovremmo limitare gli abbracci, nutrirci di sguardi ed essere continuamente attenti alle minime norme igieniche. L’estate resta sempre un tempo essenziale di riposo e di ristoro. Mai come ora abbiamo bisogno di ricaricarci di energie per poter affrontare un inverno che si annuncia duro. L’estate da sempre sinonimo di libertà, ora diventa un vissuto di “libertà vigilata”. Senza…

En el mes del Sagrado Corazón, alguna razón para comprender la pandemia «Porque es del interior, del corazón de los seres humanos, de donde provienen las cosas malas y son las que manchan» (Mc 7,21-23)
Fidalgo / 18 Giugno 2020

Estamos viviendo un fenómeno que nos ha convulsionado, por lo inesperado y desbordante. En algunos lugares se va saliendo de esta situación y en otros aún queda mucho por afrontar. Pero en todos lados, de alguna manera, todo ha quedado muy sacudido. En este sacudón de vidas y de estructuras, lo que aquí nos interesa resaltar son algunas actitudes que nos dan qué pensar, que nos invitan a buscar alguna razón que nos inspire más que los meros datos y desfiguraciones externas de nuestras realidades. Entender por qué, de algún modo, esta pandemia nos ha marcado, nos ha “manchado”. En muchos niveles, lo primero que se ha visto subvertido es el adentro y el afuera. Y ha sido así, ante todo, porque nos ha tomado de sorpresa. Es un fenómeno “externo” que, sin darnos cuenta, se nos impuso, se instaló de forma rápida y convulsionada en nuestro “adentro”, generando instintos de autodefensa. Aquí ya hay un primer elemento sintomático, que no podemos dejar pasar. Desde el lenguaje y de ciertas medidas, se enfrentó el tema con una carga diríamos bélica, se implementaron medidas de “lucha”, de “control”, de “encerramiento”, de “distanciamiento”, contra un “enemigo invisible”. Esta reacción debería profundizarse, porque…

I. L’esperienza del silenzio di Dio
Witaszek / 5 Giugno 2020

Il 27 marzo, i cristiani hanno pregato con Papa Francesco per chiedere la fine di questa epidemia che continua. Colpisce sempre il silenzio dell’uomo, ma colpisce molto di più il silenzio di Dio; il primo può essere un atteggiamento problematico, l’altro resta sempre un mistero. Se Dio tace, significa che dobbiamo riflettere su ciò che ha detto in precedenza. Dio non tace per sempre, ma agisce in modo corretto; nella storia del popolo eletto, ha osservato il silenzio per alcuni periodi, che hanno un significato ora pazienza ora di rimprovero. Dopo la morte di Giosia (638-609 a. C.), il pio re di Giuda, i nuovi governanti si dimostrarono indegni di questa chiamata, e portarono il popolo fuori strada. La richiesta di pentimento e di riforma venne trascurata dalla maggior parte degli abitanti del paese. La situazione di crisi richiese uno sforzo di vasta portata. Geremia (626-587 a. C.), che esercitò in quel periodo il suo ministero profetico, sotto la guida di Dio, ricordò al popolo eletto la sua storia, a partire dalla liberazione dalla schiavitù d’Egitto e dall’alleanza che Dio aveva stretto con gli israeliti: “(…) Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio, e voi sarete il…