Il dovere morale del cristiano di pagare le tasse e l’obbligo morale dello stato di non depredare il cittadino
Salutati / 15 Novembre 2019

La persona umana è, costitutivamente, essere sociale e può conseguire la sua pienezza soltanto relazionandosi con gli altri nella vita associata. La società, dove ciò avviene, è un insieme di persone, di famiglie e di altre società, ognuna con i propri fini, nei confronti dei quali lo Stato svolge un ruolo di servizio. Lo Stato, infatti, non deve invadere ambiti che non gli competono, ma deve piuttosto garantire le condizioni di libertà, facilitando ogni membro della società nel conseguire il proprio fine, combattendo le ingiustizie e favorendo l’armonia tra i singoli. In questo quadro, pertanto, il pagamento delle imposte non è espressione di sudditanza del cittadino allo Stato ma, piuttosto, fornisce le risorse necessarie allo Stato per perseguire i propri fini istituzionali a favore dei singoli membri della società. Potremmo dire che è interesse del singolo che le imposte siano pagate, in quanto esse non sono una limitazione dei diritti e della libertà dei singoli bensì, piuttosto, ne sono il necessario presupposto, perché senza Stato non esisterebbe il diritto e la libertà sarebbe assoggettata alla legge del più forte (Del Debbio). Pertanto versare il tributo da parte del cittadino, contribuisce al perseguimento dei suoi stessi fini e in generale alla…

L’essere umano, esistente concreto, è l’assoluto morale della Bioetica
Kowalski / 5 Aprile 2019

  L’essere umano, esistente concreto, è l’assoluto morale della Bioetica L’attuale crisi economica globale mostra indubbiamente a che cosa possa aggiungere l’economia senza l’etica e la coscienza. Nel dibattito pubblico sui temi salienti della biomedicina e biotecnologia si osserva anche una sbrigativa espulsione dell’etica in nome di un assunto, noto come “imperativo tecnologico”, per il quale si darebbe una perfetta coincidenza tra la mera fattibilità tecnica e la liceità morale. In tal modo, molti economisti e politici, hanno dimenticato che soggetto di ogni attività umana è sempre l’uomo stesso. L’attività biomedica non si svolge per il bene dell’uomo in generale o per l’umanità ma per il bene del paziente – la persona sofferente. Il paziente è quest’uomo, questa donna concreta che ho qui, ora, davanti a me. È questa persona che soffre o che sta per nascere e ha bisogno della cura di un altro uomo. Il medico non è uno che sacrifica alcuni per il bene degli altri o per la scienza o per il futuro della specie umana, ma si pone al servizio delle singole persone. Similmente alla società che è per l’uomo e non l’uomo per la società, così la tecno-scienza è per l’uomo e non l’uomo…