Decalogo: la verità creaturale dei propri limiti
Witaszek / 19 Aprile 2019

Decalogo: la verità creaturale dei propri limiti Il momento cruciale dell’inizio della storia d’Israele è costituito dalla sua liberazione dalla schiavitù dell’Egitto: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù» (Es 20, 2). Con queste parole si manifesta Dio, intervenendo a favore del suo popolo. Liberando il popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, YHWH si è legato a un impegno salvifico e il popolo ha reagito con le dieci grandi risposte del Decalogo. Quanti sono stati liberati, sono chiamati a vivere insieme, in libertà, davanti a Dio. Le condizioni per permanere nello stato di libertà sono la fedeltà a Dio come unico Signore e la solidarietà con gli altri membri dell’alleanza in un rapporto di amore reciproco. La risposta dell’uomo all’iniziativa di Dio si esprime mediante il comportamento retto, in una logica di fede. I comandamenti del Decalogo non cancellano la nostra libertà, anzi la esaltano, ponendola al centro delle decisioni personali. A uno sguardo superficiale, i precetti potrebbero apparire come dei divieti che limitano la nostra libertà. In realtà non è così: avvertire infatti che una strada non è da prendere, lascia tutta la libertà di scegliere molte alternative a…