Il polverone sollevato dalla dichiarazione Fiducia supplicans[i]
DelMissier , Fidalgo , Massaro / 29 Gennaio 2024

In seguito alla pubblicazione di Fiducia supplicans si sono sentite voci e sono apparsi scritti di diverso tipo, sia a favore che contro la dichiarazione; fino a considerarla una violazione della tradizione della Chiesa oppure nient’altro che una finta apertura. Comunque sia, la polvere è stata sollevata. Non sappiamo se è quello che ci si aspettava; ma, come afferma un proverbio spagnolo, non esiste male che non venga accompagnato da qualche bene. Soprattutto è positivo che si vedano reazioni diverse e che siano rese pubbliche con rispetto e onestà. In ogni caso, non cessa di stupire come in alcuni casi sembri che il tema della “novità” di questa dichiarazione sia stato sfruttato per attaccare l’impostazione del pontificato del papa Francesco nel suo complesso, anche sottolineando che un tale dissenso non costituirebbe una mancanza di rispetto e di fedeltà al Papa in quanto successore di Pietro. Di tutte le reazioni, forse quella che ha guadagnato più notorietà è stata la Lettera proveniente dall’Africa, in rappresentanza di «varie conferenze episcopali nazionali e interterritoriali in tutto il continente africano», che ha ottenuto il consenso del Papa e del prefetto del Dicastero. Si tratta di una lettera molto ben scritta, anche se si limita…

Sopraffatti dal virus: la questione del triage estremo
DelMissier / 27 Marzo 2020

  Lo scorso 6 marzo la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) – il cui motto è “Pro vita contra dolorem semper” – ha pubblicato una serie di Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione, in condizioni eccezionali di squilibrio tra necessità e risorse disponibili rispondenti agli scenari previsibili dell’attuale pandemia del Covid-19[i]. Il documento ha suscitato stupore e dibattito perché mette a tema la questione drammatica di come gestire una situazione di emergenza estrema nel momento in cui le necessità (persone bisognose di terapie intensive) giungessero a superare di gran lunga le risorse disponibili (posti letto attrezzati UTI). Dopo aver tentato tutte le soluzioni disponibili anche trasferendo pazienti critici in altre sedi meno congestionate, il documento prevede di allocare le risorse scarsissime in primis a favore di chi ha «più probabilità di sopravvivenza e secondariamente a chi può avere più anni di vita salvata, in un’ottica di massimizzazione dei bene per il maggior numero di persone». A ciò si aggiungono raccomandazioni bioetiche molto articolate ed equilibrate – appropriatezza clinica; proporzionalità delle cure; giustizia distributiva; appropriata allocazione; ecc. – che, però, non possono essere analizzate nello spazio limitato di…

L’etica al tempo del Coronavirus
DelMissier , Massaro / 13 Marzo 2020

  “Come comportarsi nel tempo dell’emergenza da Coronavirus? Alcune norme morali da osservare con senso di responsabilità.” L’emergenza del Covid-19 sta mettendo duramente alla prova il nostro Paese e numerose altre nazioni, impreparati davanti a un’epidemia inattesa e di così rapida diffusione. Stanno cambiando le nostre abitudini, in virtù di un appello alla responsabilità che sta limitando molte delle nostre attività quotidiane e delle nostre relazioni. Anche l’etica viene interpellata per offrire delle risposte o iniziare ad avviare processi dinanzi a questa situazione emergenziale. Informazione Una delle esigenze fondamentali al diffondersi di una nuova epidemia è quella di un’informazione chiara, univoca e scientificamente fondata, offerta da fonti autorevoli. Ciò contribuisce a evitare reazioni inconsulte di panico, infondendo consapevolezza, ragionevolezza e moderazione nell’opinione pubblica che è solita reagire in termini emotivi e irrazionali. L’informazione deve accompagnare costantemente le misure preventive o restrittive assunte dalle pubbliche autorità per motivare l’osservanza delle disposizioni (compliance) e motivare i cittadini sull’efficacia dei sacrifici richiesti. Si richiede una collaborazione dei mezzi di comunicazione in vista del bene comune, mettendo in secondo piano il sensazionalismo e la ricerca dello scoop per contribuire a un clima consapevole dei rischi, ma sereno e fiducioso. Ciò non significa annullare il…

«Anche quelli contro il creato sono peccati da confessare» dice Francesco
DelMissier / 24 Maggio 2019

  «Anche quelli contro il creato sono peccati da confessare» dice Francesco Sabato 9 febbraio 2019 l’Accademia Alfonsiana (Roma) ha celebrato il 70° anniversario della sua fondazione, come istituto universitario voluto dai Redentoristi per preparare docenti di teologia morale (ad oggi più di 5.000) sensibili alla misericordia pastorale di S. Alfonso. In tale occasione, papa Francesco ha concesso una speciale udienza ai Superiori, agli insegnanti e agli studenti, durante la quale ha pronunciato un interessante discorso, la parte più “insolita” del quale si è soffermata sulle questioni di bioetica ecologica. Tra le sfide emergenti che la teologia alfonsiana deve affrontare vi è «il grido della terra, violentata e ferita in mille modi dallo sfruttamento egoistico. La dimensione ecologica è una componente imprescindibile della responsabilità di ogni persona e di ogni nazione. Mi fa riflettere il fatto che quando amministro la Riconciliazione – anche prima, quando lo facevo – raramente qualcuno si accusa di aver fatto violenza alla natura, alla terra, al creato. Non abbiamo ancora coscienza di questo peccato. È compito vostro farlo. La teologia morale deve fare propria l’urgenza di partecipare in maniera convinta a un comune sforzo per la cura della casa comune mediante vie praticabili di sviluppo…

Anche il Catechismo può cambiare… in meglio!!!
DelMissier / 3 Maggio 2019

Anche il Catechismo può cambiare… in meglio!!! Nella memoria di Sant’Alfonso M. de Liguori (1° agosto 2018) – patrono dei moralisti, esimio rappresentante dell’etica cattolica misericordiosa –, papa Francesco ha disposto la revisione del Catechismo della Chiesa Cattolica in merito alla pena di morte (PdM – n. 2267). Nel nuovo testo approvato si afferma che sempre e comunque «la PdM è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona». Essa viene così qualificata come un trattamento crudele, disumano e degradante in sé e se ne esclude l’impiego in qualunque circostanza. Tale autorevole insegnamento si fonda sulla chiara consapevolezza del rispetto dovuto a ogni essere umano e dell’inalienabile dignità della persona anche a fronte dei crimini più gravi. La modifica costituisce uno sviluppo significativo della dottrina alla luce del Vangelo, in continuità con il magistero pontificio degli ultimi 100 anni. Infatti, già Pio XI e Pio XII avevano affermato la centralità e il valore della persona rispetto alle pretese dei totalitarismi moderni, come poi confermerà il Concilio Vaticano II: «La persona […] è e deve essere principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali» (Gaudium et spes, n. 25). In tal modo cade la prima argomentazione tradizionale a favore della…