Bernard Häring: il dovere della memoria e la responsabilità per la pace
Sacco / 21 Gennaio 2021

Il 27 gennaio si celebra la “Giornata della memoria”. Papa Francesco ne ha scritto in Fratelli Tutti (FT, nn. 246-254). Di fronte alle pagine buie della storia corriamo il rischio di anestetizzarci, di pensare che il passato è tale e non si può cambiare, che sono fatti lontani da noi, nello spazio o nel tempo e che sfuggono alla nostra responsabilità personale. Afferma con decisione: «No, per amor di Dio! Senza memoria non si va avanti» (FT, n. 249). Abbiamo il dovere di consegnare alle generazioni successive l’orrore di ciò che accade, e quella della Shoah è una terribile testimonianza di dove può spingersi la malvagità umana se fomentata da false ideologie (cfr. FT, n. 247). La riflessione morale non può esimersi da questa responsabilità. Tra le tante riflessioni che si possono segnalare c’è quella di B. Häring che ha vissuto l’esperienza bellica in prima persona. Nel 1939 fu richiamato nella sanità militare e inviato prima in Francia, poi in Polonia, quindi in Russia, dove venne fatto prigioniero. Da tale esperienza ne uscì provato per diversi aspetti, in particolare per l’assurdità di crimini orribili commessi per obbedienza a un comando e il contatto diretto con le persone vittime di questa…

1/6.000.000: Etty Hillesum (Middelburg 1914 – Auschwitz 1943)
McKeever / 7 Febbraio 2020

    Scientists tell us that the human mind is capable of imagining quite a small number of individual entities: between 6.000, 60.000, 600.000 and 6.000.000 we can distinguish rationally but at the level of imagining such numbers our powers run out at 6.000 (or some such figure). This is not a major handicap when talking about cigarettes or fruit-flies, but becomes very serious when we are talking about people, particularly about victims of violence. The purpose of this blog is to introduce those who do not know Etty Hillesum to this marvellous person and to suggest a way of combating the dangerous tendency to massively underestimate the difference between 6.000 and 6.000.000. Etty (Esther) was born into a “liberal” (i.e. non-practicing) Jewish family in Holland at the beginning of the First World War. Her mother was of Russian origin and transmitted much of this culture to Etty. Her father was a professor of classics and something of an introvert. There were two boys in the family, Jaap and Mischa, the former a medical doctor, the latter a gifted musician but afflicted with psychiatric problems. Everything changed for this family when the German army invaded Holland in May 1940. From…