Vaccinarsi: una scelta morale
Amarante / 5 Gennaio 2021

Già prima del V-Day, cioè il giorno in cui il vaccino contro il coronavirus iniziasse ad essere somministrato in maniera esponenziale, sui social prima e su altri organi di stampa, è iniziato il dibattitto tra coloro che ritengono obbligatorio vaccinarsi e tra i detrattori del vaccino e dell’obbligo stesso alla profilassi. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto una quantità di informazioni sull’efficacia del vaccino, difficile da maneggiare da chi non è esperto in materia. C’è poi una piccola galassia informativa, ma molto rumorosa, che sostiene – senza dati scientifici alla mano – che il vaccino non è nient’altro che un complotto ordito dalla case farmaceutiche e dai governi mondiali per controllare le masse. Senza voler entrare in questa polemica sterile credo necessario porre due semplici considerazioni. 1. Il mondo sta affrontando un’epidemia foriera di morte e stravolgimenti di stili di vita; 2. La storia ci insegna che solo attraverso la medicina e i vaccini le malattie sono state sconfitte. Allora: perché questa avversità verso i vaccini in generale e quello del Covid-19 in particolare? Quale comportamento morale responsabile da assumere? A confondere le idee su un tema così delicato concorrono anche alcuni orientamenti religiosi. Ad esempio gli Amish, rifiutando la modernità,…