Dopo il divorzio, embrioni contesi
Faggioni / 6 Aprile 2021

Il 27 febbraio 2021 è stata resa nota un’ordinanza emessa un mese prima dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) riguardo una vicenda che presenta aspetti umani, etici e giuridici veramente conturbanti. [cf. Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Ordinanza nella causa 9240 2020, 27-1-2021]. Una coppia sposata in età matura aveva deciso di ricorrere alla Procreazione medicalmente assistita (PMA). Dopo la formazione extracorporea degli embrioni presso l’Ospedale Pertini di Roma, erano sopraggiunti problemi di salute – poi superati – che inficiarono il primo tentativo. Quattro embrioni, comunque, furono congelati e portati a un Centro privato di Caserta per nuovi tentativi. Dopo poco tempo la coppia si separò e, quando la donna chiese al marito il consenso allo scongelamento e trasferimento degli embrioni, questi ha opposto il suo diniego. La donna, avendo ormai 43 anni, chiese un provvedimento d’urgenza per lo scongelamento e trasferimento degli embrioni contro la volontà del marito. Il marito si è costituito allora in giudizio, ma il giudice di prima istanza, sentite le parti, ordinava al Centro “di procedere all’inserimento in utero degli embrioni crioconservati”. A questo punto l’uomo ha presentato reclamo contro la sentenza, ma anche il reclamo è stato rigettato dal Tribunale di…