La donna e il miracolo della vita
Sacco / 7 Marzo 2021

a più di cento anni si “celebra” la donna l’8 marzo. Senza disconoscere il valore dei passi fatti in avanti, è fuori discussione che la donna è ancora violata e discriminata. Troppe donne sono vittime di violenze e di maltrattamenti persino nell’ambito familiare, e altrettante quelle costrette a vendere, assieme al corpo, la loro dignità. Purtroppo, la pandemia e “l’isolamento” connesso ha rinchiuso tante donne, vittime di disumana violenza, in autentiche gabbie. Già 5 anni orsono anche Papa Francesco in Amoris Laetitia aveva scritto che se è vero che notevoli passi avanti sono stati fatti localmente nel riconoscimento dei diritti della donna, a livello globale la strada da fare è ancor tanta (Cfr. AL, n. 54). Ogni forma di violenza sulla donna, sia essa fisica, verbale o sessuale, non è “una dimostrazione di forza mascolina bensì codardo degrado” (AL, n.54).  La Chiesa ha il dovere di schierarsi in prima linea, perché nel disegno di Dio la bellezza della diversità è creazione molto buona per volontà e constatazione di Dio stesso (cfr. Gen 1,27-28). Basterebbe riflettere su questo punto per comprendere che ogni discriminazione rappresenta una profanazione nei confronti di Dio. Occorre lottare per rivendicare la verità, la bellezza della diversità….

Bernard Häring: il dovere della memoria e la responsabilità per la pace
Sacco / 21 Gennaio 2021

Il 27 gennaio si celebra la “Giornata della memoria”. Papa Francesco ne ha scritto in Fratelli Tutti (FT, nn. 246-254). Di fronte alle pagine buie della storia corriamo il rischio di anestetizzarci, di pensare che il passato è tale e non si può cambiare, che sono fatti lontani da noi, nello spazio o nel tempo e che sfuggono alla nostra responsabilità personale. Afferma con decisione: «No, per amor di Dio! Senza memoria non si va avanti» (FT, n. 249). Abbiamo il dovere di consegnare alle generazioni successive l’orrore di ciò che accade, e quella della Shoah è una terribile testimonianza di dove può spingersi la malvagità umana se fomentata da false ideologie (cfr. FT, n. 247). La riflessione morale non può esimersi da questa responsabilità. Tra le tante riflessioni che si possono segnalare c’è quella di B. Häring che ha vissuto l’esperienza bellica in prima persona. Nel 1939 fu richiamato nella sanità militare e inviato prima in Francia, poi in Polonia, quindi in Russia, dove venne fatto prigioniero. Da tale esperienza ne uscì provato per diversi aspetti, in particolare per l’assurdità di crimini orribili commessi per obbedienza a un comando e il contatto diretto con le persone vittime di questa…