ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

Carissimi Lettori,

In un’intervista del 2007, Jorge Bergoglio aveva detto: “misericordia e coraggio apostolico. Ecco di cosa ha bisogno la chiesa e i cristiani”. Misericordia e coraggio apostolico, sono il tracciato non solo di un percorso personalmente vissuto e condiviso in una chiesa particolare, ma l’eco profeticamente ritornato presente di un istante decisivo per la storia: il momento nel quale la Chiesa cattolica in Concilio ha iscritto nel suo lessico la parola ‘misericordia’ come paradigma sostanziale della sua missione.

Quanto di simile in diversi passaggi della vita di Sant’Alfonso M. de’ Liguori…

Anche oggi, noi, nel nostro piccolo, ci avviciniamo al Natale, pausa degli studi, ma momento ricco per riflettere sugli episodi che scrive adesso la Chiesa: un giubileo di misericordia e coraggio apostolico.

La Chiesa di Francesco sta andando incontro ad un radicale aggiornamento aperto al futuro: un aggiornamento di sapore conciliare. La scelta dell’apertura del Giubileo il giorno 8 dicembre, a cinquant’anni esatti dalla conclusione del concilio Vaticano II, non è casuale. Per Papa Francesco il concetto di nuovo discernimento ha molto più a che fare con un processo spirituale aperto alle novità e alle sorprese, come fu il Vaticano II, che con la razionalità burocratica.

Questo vale anche per il nostro ambiente accademico. Vivere quindi il Giubileo della Misericordia è in primo luogo essere consapevoli che non siamo indifferenti all’impegno di una Chiesa missionaria che va alle periferie.

Questo è un giubileo che esprime la teologia e la visione di Chiesa del primo Papa non euro-mediterraneo e post-Vaticano II. Ecco perché vediamo una ridefinizione mistica, tipica di Francesco, dei rapporti tra la Chiesa e il mondo.

La decisione del Santo Padre di celebrare il Giubileo della misericordia non si basa solo su considerazioni teologiche ed ecclesiali, ma esprime una profonda comprensione da parte del Papa di quello che è il mondo di oggi.

A voi la scelta del momento più opportuno del Natale per farlo diventare una pausa di riflessione e così impegnarci nella misericordia e il coraggio apostolico.

Vi lascio con una frase di Papa Francesco detta nella sua Omelia dell’8 dicembre 2015:

“Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon samaritano”

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Stella Padelli

stella on dic 9th 2015

ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

Preside_Natale_smallCarissimi Amici,

di nuovo è arrivato Natale. Come 2000 anni fa, quando la tenerezza personale di Dio ha preso la forma umana (la humanitas Dei – cf. Tito 3,4), così ancor oggi Dio vuole trattare l’uomo con una tale totalità di amore, come se l’uomo fosse dio per Lui!

Di nuovo ci lasceremo stupire dal fatto che il Paradiso di Dio altro non è che il cuore dell’uomo, come non si stanca mai di ripeterci sant’Alfonso M. dei Liguori. Cantando il suo celebre canto natalizio Tu scendi dalle stelle, credo ci colpiscano sempre le parole: “Ahi, quanto ti costò l’avermi amato…”.

L’amore eterno del Padre, di cui Gesù è il Volto misericordioso, trasforma la nostra vita (e la morale) in un’epifania terapeutica dello Spirito in questo mirabile commercio che è l’Incarnazione. Gesù, indifeso come un bambino, ci tocchi con tenerezza nuova e ci dia la Sua pace! Buone feste a tutti!

Nativitas

Dear Friends,

Christmas is here again. As Two Thousand years ago, when the personal tenderness of God took human form as humanitas Dei (cf. Titus 3,4), so today God wants to treat the human beings with such a totality of love as if we were God for Him!

Again we will be amazed by the fact that the Paradise of God is nothing else but the human heart, as St. Alphonsus M. Liguori tirelessly keeps repeating to us. Singing his famous Christmas carol From starry skies descending, I think we cannot bypass easily the striking words: “What suffering Thou didst bear, that I near Thee might be!”.

The eternal love of the Father, of whom Jesus is the merciful Countenance, transforms our life (and morality) in the epiphany of the Spirit, with His divine healing closeness, revealed in the Incarnation. May this invincible Love of a Child born in Bethlehem touch us with new tenderness and give us peace! Merry Christmas to all!
And now, as a special Christmas Gift for the Academy, I am honored to give voice to… Mr. Giorgio del Signore, our new Econome and Administrator, nominated on November 1st, 2015!

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GDsmallSono nato a Civitavecchia, in provincia di Roma, il 4 settembre 1962 e ho vissuto i primi anni della mia vita a Perugia. A Roma, invece, sono arrivato all’età di 7 anni e fino a metà degli anni ‘90 ho abitato nel quartiere Eur, con la mia famiglia di origine.
Mio padre era ufficiale dei Carabinieri, mia madre casalinga e mio fratello è anche lui ufficiale dei Carabinieri, in servizio a Roma. Nel 1996 mi sono sposato con Marta, con la quale vivo in zona Pineta Sacchetti insieme ai nostri due figli Alessandra e Marco (foto).GDfamily
Dei miei studi posso dire che a diciotto anni ho conseguito il diploma presso l’ITC salesiano Pio XI, accedendo l’anno successivo agli studi universitari, presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “La Sapienza” di Roma. In quel periodo si è sviluppata in me una grande passione per l’Economia, in contemporanea a quella per la Dottrina Sociale della Chiesa, che ho coltivato attraverso la parrocchia e i corsi di teologia per laici. Conseguita la laurea, ho acettato una delle prime offerte di lavoro pervenute e sono stato assunto a tempo indeterminato da una scietà multinazionale. Un’esperienza da cui ho imparato molto, un ottimo posto, ma capii presto che non sarebbe stata quella la strada della mia crescita umana e professionale.
Nel 1991, infatti, ebbi modo di conoscere e apprezzare l’idea ed il progetto internazionale dell’Economia di Comunione (EdC), che vidi subito come la strada in cui avreipotuto operare mettendo a pieno frutto sia gli studi che gli ideali di vita. Decisi allora di sostenere tale progetto e cominciai col dare le dimissioni dalla multinazionale e col divenire imprenditore, per quasi vent’anni, nei servizi informatici e nella consulenza e formazione aziendale. Dalla prima azienda è poi sorto un piccolo gruppo di aziende, che hanno gestito numerosi progetti innovativi in molti ambiti.
Negli ultimi vent’anni ho avuto modo di sostenere l’Economia di Comunione anche in diversi altri ruoli, ad es. collaborando alla fondazione del suo polo imprenditoriale italiano (foto), situato nelle vicinanze di Firenze e gestito dalla EdiC S.p.a., divenendo poi socio fondatore dell’Associazione Internazionale per l’Economia di Comunione (AIEC) e di altre realtà associative ed aziendali. Negli ultimi anni ho anche collaborato allo sviluppo, presso il suddetto polo imprenditoriale, di un incubatore regionale finanziato dalla Regione Toscana, che offre a molti giovani la possibilità di avvicinarsi all’imprenditorialità con un approccio etico oltre che professionale. In tale contesto ho tra l’altro erogato servizi qualificati e supporto alla stesura dei Business Plan.
Al di là dell’impegno professionale e lavorativo, per oltre vent’anni ho concorso a promuovere, a titolo di volontariato, molteplici iniziative formative e culturali per la diffusione dell’Economia di Comunione e dal 2014 sono referente per il Lazio della nuova Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione (AIPEC), che da circa un anno promuove anche a Roma un nuovo stile imprenditoriale.
E nel 2015 sono arrivato in Accademia! Cosa significa per me questa nuova sfida? In realtà nella mia esperienza lavorativa, al di là delle naturali responsabilità familiari, ho sempre scelto di non lavorare per me stesso ma per il Bene Comune (anche nelle aziende da me avviate, ad es., ho sempre scelto di non possedere quote di maggioranza). Credo poi in un “dare” che rende autentica la professionalità e può divenire anche contagioso. Credo, inoltre, nelle potenzialità delle aziende “a movente ideale” e in particolare di quelle che nascono da gruppi e comunità ricche di “motivazioni intrinseche” e di “gratuità” (che non è il gratis bensì il valore “infinito” che possiamo attribuire a ciò che facciamo).
Simili contesti (carismatici) che hanno illuminato in alcuni secoli la storia (anche dell’economia), generando forme di “sviluppo sostenibile”, possono e devono tornare ad essere “fari”, capaci di vera innovazione (in senso culturale, ma anche sociale ed imprenditoriale), per offrire una speranza ai giovani e all’economia di mercato.
In questo senso anche la “nostra” Accademia Alfonsiana, credo possegga molte più risorse di quanto si possa immaginare!

Giorgio Del Signore

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stella on dic 9th 2015

ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

La misericordia come orizzonte etico

di Stefano Zamboni

Zamboni22ALa parola di Gesù: «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro» (Lc 6,36) ha un significativo parallelo nel Vangelo di Matteo: «Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). In ciò Gesù fa eco all’antico comandamento: «Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo» (Lv 19,2).
La richiesta di Gesù è dell’ordine della perfezione e della santità. Non però di una perfezione pensata a partire da un ideale irraggiungibile e astratto; né di una santità intesa come purezza distaccata e assoluta. Alla santità e alla perfezione richiesta al discepolo, Gesù ha dato il volto della misericordia. L’etica cristiana, pertanto, se vuole rimanere fedele alla consegna del Signore, deve porsi all’altezza della misericordia che egli rivela e richiede…
Articolo completo

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Inquietudini della Misericordia
Pagine scelte di Letteratura sulla Misericordia
di Cristiana Freni

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Descrizione dell’opera

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Fr. Andrzej S. Wodka C.Ss.R. preaches the annual retreat
for the Bishops of Poland (Częstochowa, November 23-26, 2015)

The Polish Bishops Conference gathers annually, before the beginning of each Advent season, in Częstochowa at Jasna Góra, the Shrine of Our Lady of Częstochowa – the Black Madonna, to take part in the retreatCzest01 of 150 Bishops. The spiritual exercises this year were offered by Fr. Andrzej S. Wodka C.Ss.R., President of the Alphonsian Academy in Rome, on the invitation of Archbishop S. Gądecki, the President of the Bishops Conference, when visiting the Academy in January this year.
The bishops have heard eight meditations, starting on Monday, November 23rd with the invocation of the Holy Spirit and the adoration of the Blessed Sacrament. The retreat was completed on Thursday, November 26th with a Mass in the Chapel of Our Lady of Częstochowa. On Wednesday, Archbishop Stanisław Gądecki, President of the Bishops Conference, entrusted special candles for the 1050th Anniversary of the Baptism of Poland (966-2016) to all the bishops, who brought them to their own cathedrals.
Czest02The main theme of the retreat was taken from the Letter of St. Paul to the Colossians: “Put on heartfelt mercy” (induite visceras misericordiae – Col 3:12), in preparation to the imminent inauguration of the Special Jubilee Year of Mercy. To “put on heartfelt mercy” would mean to assume the merciful love of God, freely given, that is capable of transcending every offence and of building up its own culture of active empathy-sympathy with all God’s children. The meditations were also illumined by the Matthaean beatitude from the Sermon on the Mount: “Blessed are the merciful” (Mt 5:7), which is the anthem of the World Youth Day in Kraków, Poland, next year.Czest03
Link to the anthem: https://www.youtube.com/watch?v=dul-nRpivYA
The retreat was structured in two parts. The first part focused on the mystery of Mercy, a reality flowing out from the Most Holy Trinity and becoming manifest in Jesus Christ’s life, word and work. The second part was dedicated to the works of Mercy, embracing its provocations, paradoxes end asymmetries in the Church’s life. Many references were made to Saint John Paul II’s encyclical Dives in misericordia, as well as to Pope Francis’ invitations to meet God’s mercy and offer it in the existential peripheries of human existence.

More on this in Polish: http://www.redemptor.pl/redemptorysta-o-andrzej-wodka-poprowadzi-doroczne-rekolekcje-dla-biskupow/

Czest04Fr. Prof. Andrzej Wodka CSsR was born in 1959 in Borzęcin, Poland. In 1987 he joined the Redemptorists and after six years of study in Tuchów at the Major Seminary of the Province of Warsaw was ordained in 1985. He studied at the Pontifical Bible Institute, at the Hebrew University of Jerusalem and gained his doctorate at the Gregorian University in Rome. He is a professor of the biblical ethics at the Alphonsian Academy and since 2013 its President. His scientific interests are the theology of St. Paul, ethics, biblical anthropology and theology of the religious life.

episkopat.pl/Fr. Mariusz Mazurkiewicz CSsR

stella on dic 9th 2015

ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

Maria Celeste Crostarosa
Esericizio di amore. Sopra il Vangelo di Matteo
a cura di A. Donato e S. Majorano

Maria Celeste Crostarosa
Esercizio di amore. Sopra il Vangelo di Matteo

a cura di A. Donato e S. Majorano


majorano_donato

Descrizione dell’opera

stella on dic 9th 2015

ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

I nuovi Rappresentanti degli Studenti

Mi chiamo Amedeo Tocci e sono un religioso dehoniano, nato a Cosenza 35 anni fa.
Ho conosciuto i padri dehoniani nel corso dei miei anni di studio all’Università della Calabria. Dopo la laurea in chimica, durante il dottorato di ricerca, chiesi ai padri di poter conoscere meglio la vita religiosa facendone esperienza presso la loro comunità di Rende (CS). La mia richiesta fu accolta, perciò, terminato il dottorato di ricerca, ha avuto inizio la mia formazione religiosa.
Ho vissuto il noviziato presso la comunità dehoniana di Salamanca (Spagna).
Dopo aver professato i primi voti religiosi, mi sono trasferito allo studentato dehoniano di Napoli; lì ho vissuto per cinque anni e ho studiato teologia nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. In questo tempo ho svolto il mio servizio pastorale presso il carcere minorile di Nisida (NA) e in parrocchia, operando nella pastorale giovanile e nella catechesi sacramentale.
Attualmente vivo a Roma, presso il Collegio Internazionale Dehoniano “Leone Dehon”, e sto approfondendo lo studio della teologia morale all’Accademia

IMG-20150712-WA0028Mi chiamo Amedeo Tocci e sono un religioso dehoniano, nato a Cosenza 35 anni fa.

Ho conosciuto i padri dehoniani nel corso dei miei anni di studio all’Università della Calabria. Dopo la laurea in chimica, durante il dottorato di ricerca, chiesi ai padri di poter conoscere meglio la vita religiosa facendone esperienza presso la loro comunità di Rende (CS). La mia richiesta fu accolta, perciò, terminato il dottorato di ricerca, ha avuto inizio la mia formazione religiosa.

Ho vissuto il noviziato presso la comunità dehoniana di Salamanca (Spagna).

Dopo aver professato i primi voti religiosi, mi sono trasferito allo studentato dehoniano di Napoli; lì ho vissuto per cinque anni e ho studiato teologia nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. In questo tempo ho svolto il mio servizio pastorale presso il carcere minorile di Nisida (NA) e in parrocchia, operando nella pastorale giovanile e nella catechesi sacramentale.

Attualmente vivo a Roma, presso il Collegio Internazionale Dehoniano “Leone Dehon”, e sto approfondendo lo studio della teologia morale all’Accademia.

Amedeo Tocci

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Mi chiamo Radmila Ilinović, sono nata l’11 giugno 1984 a Jajce, Bosnia ed Erzegovina. Il 17 agosto 1999 sono entrata nella comunitàdelle Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re di Zagabria dellafoto, radmilaProvincia bosniaco – croata (Sarajevo). Ho emesso i voti temporanei il 2 ottobre 2005 a Livno, Bosnia ed Erzegovina. Dal 2006 al 2011, ho frequentato la Facoltà di Filosofia-teologia  presso KBF a Zagabria, in Croazia. Ho fatto la mia professione perpetua il 19 settembre 2010. Dal 2011 al 2014 ho lavorato nella scuola elementare a Zagabria dove ho insegnato religione. Sono stata impegnata nella pastorale parrocchiale e nella pastorale vocazionale.

Il Governo provinciale, tenendo conto delle esigenze della comunità e della pastorale della Chiesa in Bosnia ed Erzegovina, ha deciso il giugno 2014 di mandarmi a Roma a studiare Teologia morale presso Accademia Alfonsiana. Attualmente sto frequentando il secondo anno di licenza.

Radmila Ilinović

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Congresso mondiale “Educare oggi e domani. Una passione che si rinnova”

18-21 novembre 2015

congressoEducare oggi e domani. Una passione che si rinnova. Questo è stato il titolo del Congresso Mondiale promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, realizzato in Vaticano nei giorni 18-21/11/2015. L’Accademia Alfonsiana è stata rappresentata da alcuni dei suoi studenti nella chiusura di questo incontro, sabato 21 novembre 2015.

Papa Francesco, nella sua udienza, ha risposto alle domande di rappresentanti di diverse parti del mondo. In diversi momenti il Papa ha parlato del serio problema di un’educazione elitaria e selettiva, e anche della chiusura alla trascendenza. Con forza ha affermato la necessità di “Educare umanamente ma con orizzonti aperti”.1448097668537L’educazione che si preoccupa soltanto di mettere concetti in testa è debole, perché non forma l’essere umano in maniera integrale. Con semplicità ha dimostrato che abbiamo bisogno di “Insegnare a pensare, aiutare a sentire bene e accompagnare nel fare”, senza selezionare i più intelligenti, i più capaci, i più ricchi, ma accogliendo tutti per un’educazione veramente umana. Il Papa ha incentivato le esperienze di educazione informale che utilizzano l’arte e lo sport come forme per ampliare l’orizzonte dello schema educativo. Oltre a insegnare concetti, missione della vera scuola è insegnare abitudini e valori. In questo senso, Il papa ha sottolineato l’importanza di andare alle periferie delle città, non soltanto per fare beneficenza, ma per essere capaci di educare umanamente, perché la periferia ha una forma speciale di capire la realtà dalla sofferenza, della fame, della violenza. Dall’esperienza dell’umanità ferita possono sorgere valori di vera umanità.

Papa Francesco, certamente, ha dimostrato con forza la necessità di un cambiamento dello schema di educazione. Ha criticato anche lo Stato che non paga adeguatamente i suoi educatori.1448192039131Nella chiusura di questo incontro ha messo nel cuore di ogni partecipante la forza per portare avanti questa missione importantissima che è l’educazione. Con il suo modo accogliente e semplice il Papa ha contribuito a rinnovare nel cuore di tutti la passione di educare.

P. Anísio Tavares

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Testimonianza del dottorando Roberto Massaro nell’iter che lo ha condotto alla difesa pubblica della sua dissertazione dottorale il giorno 26 novembre 2015…

FullSizeRender_1È difficile riassumere in poche righe un’esperienza così intensa come quella del dottorato. Sono in molti a credere – erroneamente – che si tratti di un semplice esercizio di scrittura. In realtà, il percorso del terzo ciclo di studi in teologia è un intenso cammino di crescita umana e spirituale, oltre che culturale.

Si cresce umanamente perché il dottorato non si vive in solitudine. Dalla scelta dell’argomento alla difesa, il lavoro di ricerca matura in un contesto relazionale: il confronto continuo con i moderatori, gli scambi di opinioni con i compagni di studi, il dialogo con altre figure competenti nella materia scelta aiutano a crescere in umiltà e docilità e a concepirsi sempre più come persone in cammino, alla ricerca di una sapienza mai completamente afferrabile dalle nostre umane capacità. Inoltre, l’importanza dell’obiettivo da raggiungere impone una serietà e una metodicità nello studio che, col tempo, rimodellano e plasmano il proprio personale stile di vita.FullSizeRender_2
Si cresce spiritualmente perché lo studio della teologia morale non è mero diletto intellettuale. Come ci ricorda il Concilio, il compito della morale è quello di «illustrare la grandezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo» (OT 16). Così – ne sono fermamente convinto – quanto più si approfondisce lo studio dell’etica teologica tanto più si disvela la bellezza del progetto di Dio sull’uomo e si è incoraggiati a camminare sulle vie della libertà e della verità.
Si cresce culturalmente perché si apprende l’arte della ricerca. Affinché il lavoro di dottorato risulti accattivante e stimolante occorre lasciarsi trasportare dalla curiosità. Non basta, infatti, fermarsi alla lettura di qualche libro (magari nella propria lingua materna). Occorre ricercare con metodo e intelligenza, organizzare il tempo dello studio in base alle proprie esigenze, darsi delle scadenze e non cedere mai alla tentazione della perfezione.
Sono state queste le piccole grandi conquiste di questi due anni. Traguardi che non avrei certamente potuto raggiungere senza l’apporto di un’istituzione, come l’Accademia, che mi ha dolcemente inculcato la passione per la teologia morale. Così, a pochi giorni dalla difesa della mia tesi (avvenuta il 26 novembre scorso) sento il dovere di ringraziare l’intero corpo docente per avermi dato l’opportunità di vivere, in un ambiente familiare e disteso, una profonda esperienza di studio e di ricerca. In modo particolare, ringrazio il prof. Del Missier che con disponibilità e professionalità mi ha seguito sia nel lavoro di licenza che in quello di dottorato e, insieme a lui, il prof. Amarante (secondo moderatore), guida sempre attenta e scrupolosa.
FullSizeRender_3Vorrei, infine, rivolgere un augurio a tutti gli studenti. Lo faccio mutuando le parole di B. Häring, affinché lo studio della morale conduca a una piena fioritura personale: «La teologia morale deve rendere liberi e capaci di gioire di Dio, di gioire al servizio di Dio e del prossimo. Deve indicare e aprire le vie che portano a relazioni personali e a strutture sane e sananti» . Buon cammino!

Roberto Massaro

stella on dic 9th 2015

ANNO III (2015), AN011 – Roma, 16 dicembre 2015

28-29 gennaio 2016

VIII Forum Internazionale

La dignità trascendente dell’uomo alla luce dell’Alleanza

Pontificia Accademia di Teologia

OTTAVO_2016

Ulteriori informazioni

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E’ uscito il libro della nostra ex-studentessa

Silvia Anelli

La crescita integrale della persona. Nel pensiero di Padre Bernhard Häring

Armando Editore – Roma 2015

9788866779568

stella on dic 9th 2015

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