Meditazione natalizia con Sant’Alfonso: l’Incarnazione, un’opera di amore e di empatia
Boies / 24 Dicembre 2020

    In occasione della celebrazione del Natale e alla soglia del 150° anniversario di Sant’Alfonso Maria de Liguori come dottore della Chiesa, invito a cogliere il pensiero di San Alfonso da una nuova prospettiva a partire dall’analisi della sua Novena del Santo Natale [= NSN]. È proprio da questo testo che, infatti, si potrà apprezzare quanto Sant’Alfonso, meditando sul mistero dell’Incarnazione, sia riuscito a mettere in luce l’empatia di Dio Padre e di Gesù Redentore verso di noi e, allo stesso tempo, l’empatia di noi stessi verso il Padre e Gesù. Origine e meta pastorale della Novena del Santo Natale Sant’Alfonso nutriva una grande devozione per il mistero dell’Incarnazione e per il Divino Bambino Gesù nel presepe di Betlemme: il Figlio di Dio che si è fatto uomo per la nostra salvezza e redenzione! «L’Emmanuele, Dio con noi» (Mt 1,23). Gesù, il cui nome significa: Dio salva! Fu proprio tale devozione che lo portò, dopo aver terminato (nel 1757) la terza edizione in tre volumi della sua Theologia Moralis, a pubblicare a distanza di un anno un’opera «a cui pensava da anni»[1] e dal titolo: «Novena del santo Natale colle meditazioni per tutti i giorni dell’Avvento sino all’ottava dell’Epifania»[2]….