L’empatia alla scuola di Santa Edith Stein (1/2)
Boies / 24 Marzo 2022

La santa carmelitana tedesca di origine ebraica, Edith Stein, suora Teresa Benedetta della Croce, filosofa, mistica, martire e compatrona d’Europa, è morta il 9 agosto 1942 nel campo di concentramento di Auschwitz all’età di 51 anni. Il suo contributo è notevole nella comprensione filosofica, psicologica e spirituale dell’empatia. Pertanto, dedicheremo le nostre due prossime riflessioni ad approfondire come la sua visione empatica possa illuminare il nostro giudizio morale ai livelli relazionale e spirituale. L’empatia come fenomeno dell’esperienza altrui Il termine “empatia” è stato creato nel 1872 a partire dalla parola tedesca Einfühlung che significa “sentire dentro di sé”. Sotto la direzione di Edmund Husserl, Edith Stein, nella sua tesi dottorale intitolata Il problema dell’empatia (1915)[1], ha approfondito questo tema nella prospettiva «della fenomenologia della percezione»[2]. Secondo la Stein, la pertinenza di questo approccio risiede nella possibilità di «penetrare nella loro essenza»[3] i fenomeni della realtà, a partire dalla loro percezione (sensoriale e intellettuale), e quindi dalla loro manifestazione alla coscienza umana[4]. In altre parole, «si tratta di comprendere e conoscere la realtà che ci circonda in tutti i suoi “fenomeni”»[5]. Alla luce dei suoi studi, Stein definisce l’empatia come «quegli atti interiori fondamentali che permettono a una persona di percepire…

L’empatia compassionevole del buon Samaritano
Boies / 4 Febbraio 2022

Gesù è un maestro autentico e ricco d’empatia e di compassione, sia nei suoi atteggiamenti che nei suoi insegnamenti (cf. Gesù modello d’empatia integrale). In questo senso, la parabola del buon Samaritano (Lc 10,33-37) dimostra come le nozioni di empatia e di compassione siano al cuore del messaggio evangelico di Gesù. Vediamo quindi come queste due attitudini debbano ispirare e influire il giudizio morale e la condotta etica del discepolo di Cristo nelle sue relazioni interpersonali. L’atteggiamento del buon Samaritano è caratterizzato da una percezione morale autenticamente empatica rispetto alla situazione dell’uomo ferito: «Un Samaritano […] passandogli accanto, lo vide e ne ebbe compassione» (v. 33). Il senso esegetico di questo versetto significa che alla vista dell’uomo gravemente ferito, il buon Samaritano è commosso fino alle viscere; è colto da una compassione viscerale. In altri termini, la scena lo commuove profondamente scatenando in lui una intensa reazione emozionale empatica, così come una reazione compassionevole per aiutare il misero. Pertanto, la capacità del Samaritano di “mettersi nei panni dell’uomo ferito” e di essere sensibile alla sua sofferenza, apre il giudizio morale della sua coscienza all’empatia compassionevole. Infatti, la compassione spinge il buon Samaritano a prestare soccorso all’uomo ferito attraverso atti concreti:…

Meditazione natalizia con Sant’Alfonso: l’Incarnazione, un’opera di amore e di empatia
Boies / 24 Dicembre 2020

    In occasione della celebrazione del Natale e alla soglia del 150° anniversario di Sant’Alfonso Maria de Liguori come dottore della Chiesa, invito a cogliere il pensiero di San Alfonso da una nuova prospettiva a partire dall’analisi della sua Novena del Santo Natale [= NSN]. È proprio da questo testo che, infatti, si potrà apprezzare quanto Sant’Alfonso, meditando sul mistero dell’Incarnazione, sia riuscito a mettere in luce l’empatia di Dio Padre e di Gesù Redentore verso di noi e, allo stesso tempo, l’empatia di noi stessi verso il Padre e Gesù. Origine e meta pastorale della Novena del Santo Natale Sant’Alfonso nutriva una grande devozione per il mistero dell’Incarnazione e per il Divino Bambino Gesù nel presepe di Betlemme: il Figlio di Dio che si è fatto uomo per la nostra salvezza e redenzione! «L’Emmanuele, Dio con noi» (Mt 1,23). Gesù, il cui nome significa: Dio salva! Fu proprio tale devozione che lo portò, dopo aver terminato (nel 1757) la terza edizione in tre volumi della sua Theologia Moralis, a pubblicare a distanza di un anno un’opera «a cui pensava da anni»[1] e dal titolo: «Novena del santo Natale colle meditazioni per tutti i giorni dell’Avvento sino all’ottava dell’Epifania»[2]….

L’empathie, une attitude éthique au temps du Covid-19 (Deuxième partie)
Boies / 7 Aprile 2020

    Par cette réflexion, mon objectif est de présenter certains aspects psycho-éthiques et spirituels de l’empathie, afin de réagir de manière sereine, responsable, solidaire et résiliente en ce temps de pandémie du Covid-19. Dans la première partie de ce Blog, à la lumière des recherches du psychologue Martin Hoffman, nous avons exposé quatre dimensions psycho-éthiques de l’empathie: cognitive, affective, motivationnelle et prosociale. Nous avons démontré comment, dans le contexte actuel du Covid-19, chacune de ces composantes peut favoriser le développement du jugement moral et de la conduite éthique sur les plans personnel, interpersonnel, social et mondial. La dimension spirituelle de l’empathie Toutefois, en complément à cette vision psychologique de Hoffman, il convient d’ajouter une cinquième dimension à l’empathie qui a une importance primordiale sur le plan éthique, à savoir: la dimension spirituelle. Dans la tradition chrétienne, l’empathie est une attitude favorisant le vécu de la charité évangélique et de l’amour du prochain, comme le souligne avec justesse le théologien moraliste américain jésuite, Charles M. Shelton: l’empathie est le fondement humain à partir duquel émerge la conduite morale chrétienne; elle est l’impulsion et l’élan intérieur permettant de vivre le grand commandement évangélique de l’amour-charité; elle a inspiré et marqué la…

L’EMPATHIE, une attitude éthique au temps du Covid-19 (Première partie)
Boies / 3 Aprile 2020

    Par cette réflexion, mon objectif est de présenter certains aspects psycho-éthiques et spirituels de l’empathie, afin de réagir de manière sereine, responsable, solidaire et résiliente en ce temps de pandémie du Covid-19. Dans la première partie de ce Blog, il sera question des aspects psycho-éthiques de l’empathie, alors que la seconde partie sera consacrée à la dimension spirituelle. Un retour à des valeurs éthiques essentielles À partir d’échanges avec mon entourage, je me suis rendu compte combien cette situation de contamination dévastatrice demeure très éprouvante pour tous: décès subits d’êtres chers, multitude de personnes contaminées, épuisement des corps médicaux, quarantaine à la maison, distance avec les proches, perte d’emploi, privation de certains services, angoisse, inquiétude, insécurité, etc. Mais du même coup, plusieurs m’ont avoué que cette crise est l’occasion de faire des prises de conscience incontournables qui nous incitent à vivre une sensibilisation nouvelle à des valeurs éthiques essentielles telles que: l’autoresponsabilité, la coresponsabilité civile et sociale, le respect de la vie humaine, la dignité de la personne, le sens de la mort, la protection de sa santé et celle des autres, la famille, la solidarité, le dévouement, l’entraide, la résilience, le courage, la bienveillance, la sollicitude, la…