A proposito del festival di Sanremo: la musica è una “cattedra” di valori?
Fidalgo / 14 Febbraio 2020

    Al di là delle varie controversie che un festival come questo può risvegliare, l’importante è la musica che viene presentata e che poi riecheggia nella società. Non è facile da misurare, tanto meno anticipare come sarà tale ricezione. Ci sono canzoni che fanno storia per loro musica, per i loro testi o per i loro contesti. Inoltre, sempre, in qualche modo, le canzoni toccano le fibre più intime delle persone e, in questo senso, sono transgenerazionali perché in un certo modo si tratta di narrazioni trasversali e sentimenti più o meno condivisi. La musica determina senza dubbio uno spazio emotivo fondamentale per le persone. Trasmette un modo di sentire e percepire la vita, creando un’empatia fondamentale. In generale, la musica arriva prima e forse insieme con gli artisti, e poi i testi, che a volte hanno bisogno di più di un ascolto o di una rilettura per catturare tutte le sfumature. Così si attiva un processo circolare tra ciò che la canzone vuole suscitare e la situazione dell’ascoltatore. A volte si può avere la percezione, o semplice sensazione, che oggi si vada dietro il ritmo, la spettacolarità o la semplice emotività. E che, quindi, ci sarebbe una mancanza…