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Attività Culturali

Commissione Attività Culturali

Lectio magistralis
Bioetica cattolica e bioetica laica
Paradigmi a confronto
24 febbraio 2014

Nel 2005 Giovanni Fornero ha pubblicato un testo, divenuto una sorta di classico negli studi bioetici, dal titolo Bioetica cattolica e bioetica laica. Il tema specifico di questo libro – scrive l'autore nella prefazione – è costituito "dalla differenza tra bioetica cattolica e laica". Precisamente intorno a questa differenza di paradigmi – affrontata recentemente anche nel volume Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto (2012) – si è tenuta presso l'Aula Magna dell'Accademia Alfonsiana, nel pomeriggio di lunedì 24 febbraio 2014, una lectio magistralis del prof. Fornero che ha attirato un pubblico numeroso ed attento, segno dell'interesse del tema trattato.
Introdotto dal saluto iniziale del Preside, prof. A. Wodka, e dalle parole di presentazione del prof. M. Faggioni, ordinario di bioetica all'Accademia, Giovanni Fornero si è definito subito come "studioso di bioetica", che ha cercato con rigore e onestà intellettuale di offrire una ricognizione sui diversi paradigmi utilizzati dalla bioetica cattolica e da quella laica. Infatti, per citare le sue parole, egli è convinto che 1) tale differenza esiste e si basa su due distinte concezioni del mondo, incarnate, rispettivamente, dalle dottrine della "sacralità" e "qualità" della vita e, più in generale, dalle dottrine della "indisponibilità" e "disponibilità" della vita;
2) tale discordanza paradigmatica comporta atteggiamenti antitetici rispetto ai quesiti bioetici più dibattuti e controversi.
Nel corso della sua esposizione, lucida e appassionata al contempo, Fornero ha dato un saggio del suo metodo, improntato al rispetto del pensiero degli autori, capace di "simpatizzare" con entrambe le prospettive studiate, in modo da offrirne una presentazione equanime e favorire così, a partire dalla conoscenza esatta della diversità dei paradigmi in gioco, un dialogo franco e leale.
Tale dialogo si è poi esercitato concretamente il giorno seguente, martedì 25 febbraio, quando più di una ventina tra professori dell'Accademia, dottorandi e alcuni docenti di bioetica di altre università (Antonianum, Gregoriana, Santa Croce) si sono confrontati con la proposta del prof. Fornero. Il fatto stesso che l'incontro sia durato più di due ore è indicazione non solo dell'importanza del tema, ma anche della capacità di Fornero di suscitare domande e offrire significativi percorsi di riflessione.
In definitiva, due giorni intensi e proficui, che testimoniano la nobiltà del dialogo, quando è condotto con rispetto, competenza e vera empatia. Al professor Fornero un ringraziamento davvero sentito per averci onorato con la sua presenza e offerto un saggio di quella che Antonio Rosmini definirebbe "carità intellettuale".

Prof. Stefano Zamboni, s.c.j.

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